mercoledì 19 novembre 2014

Una carrozza in Via Francesca Manzoni a Barzio


Una carrozza corre sul pietrisco,


un suono insolito riecheggia nella via


e fa subito rivivere altri tempi 


dove era solito il suono dei nitriti e


ruote di legno rompevano il silenzio.



Oggi i cavalli sono nel motore


e le ruote di silenziosa gomma.


Ma basta poco per far rivivere in noi


ciò che è stato e può essere ancora.












giovedì 13 novembre 2014

Guardare più lontano...

Già l'alba aveva anticipato la promessa di una giornata particolare, in cui avremmo potuto guardare più lontano.....



Dopo giorni di pioggia, l'aria era particolarmente tersa, il sole brillante e le nuvole disintegrate nel cielo intensamente blu.


Molte volte vorremmo guardare più lontano, vedere oltre il confine di una stanza, il dolore di una malattia, lo sbaglio di una decisione. Perché il guardare più lontano ci da la speranza di un futuro migliore, di una chiara visione del tutto.


Ebbene, il 30 giugno 2014 ci è stata regalata questa grande gioia.



Dopo una memorabile visita alla cascata del Troggia, ci siamo recati al Crotto Alpino ai piedi della Grigna  per ristorarci e il nostro sguardo ha potuto abbracciare una gran parte dei monti della Valsassina con i paesi di Taceno, Primaluna e Introbio.


Introbio



Anche da Introbio la vista della Grigna e' stata particolarmente nitida. 





Guardare lontano non sempre è possibile, con gli occhi, ma dobbiamo sforzarci di guardare lontano con il cuore e la mente. 

Il futuro è lì che ci aspetta anche se non lo vediamo.


E' importante però guardare bene ciò che ci è vicino. Perché troppo spesso guardiamo e non vediamo ciò che di bello e buono è proprio accanto a noi.

Quindi guardiamo bene ciò che siamo e abbiamo, per guardare meglio lontano.





lunedì 10 novembre 2014

La cascata dello Sprizzottolo

Lungo la pista ciclabile, poco prima di Introbio, spesso andiamo ad ammirare un vero spettacolo della natura!


Dopo la prima curva, alzando lo sguardo, si può' notare l'imponente presenza della cascata dello "Sprizzottolo", bellissimo salto d'acqua che, soprattutto dopo le piogge, diventa una emozione unica. 


La vegetazione attorno è molto rigogliosa e rende la cascata ancora più bella. 


Siamo soliti fermarci sul ponte in legno posto di fronte ed ammirare questo piccolo angolo di paradiso:  

piccoli schizzi d'acqua amica rinfrescano il volto, 

i polmoni bevono l'aria fresca e ossigenata 

e le orecchie ascoltano il canto variamente modulato dei tanti salti della cascata.

La forza dell'acqua ci dona la pace e ci ricarica di energia come una piccola centrale!


Questa cascata è una valvola di sfogo  per le acque che in vari periodi dell'anno cadono abbondanti. La natura, non deturpata dall'uomo, ha creato una soluzione che impedisce le devastazioni e gli allagamenti.  Quanti ne abbiamo visti in questi periodi! 


Bisogna essere saggi, lungimiranti ed evitare azioni di ingordigia economica che portano alla povertà materiale e spirituale.





domenica 9 novembre 2014

Le cascate di Introbio

La cascata del Troggia e il Belvedere


Troggia è il torrente che forma la bella cascata appena fuori dell’abitato di Introbio, dopo aver attraversato la conca di Biandino venendo dal lago di Sasso, sotto il Pizzo dei Tre Signori. La cascata della Troggia è uno dei più importanti fenomeni naturali della Valsassina. 


Il suo «incanto fragoroso», del resto, ebbe, secoli addietro – come nota il Muttoni in Verde valle natìa – «la potenza di colpire di stupore anche la gran fantasia di messer Leonardo da Vinci». È celebre il pensiero lasciato scritto dal grande da Vinci.


Leonardo Da Vinci nel suo passaggio per la Valle descriveva la cascata in questa maniera: "In Valsassina, infra Vimognie e Introbbio, a man destra, entrando per via di Lecco, si trova la Trosa, fiume che cade da uno sasso altissimo, e cadendo entra sotto terra, e lì finisce il fiume". (1495. Codice Atlantico). E lo spettacolo in effetti è veramente bello; il punto di osservazione dal belvedere offre tutta la magia che la natura ci regala. 


Mario Cermenati s’affanna a spiegare il senso di questa affermazione che potrebbe sembrare strana: e lì finisce il fiume. Nel libro "Leonardo da Vinci in Valsassina" egli afferma: «Io amo supporre che Leonardo abbia parlato della scomparsa del fiume, in senso metaforico. La nube formantesi per gli spruzzi abbondanti, che si spandono nell’aria quando la colonna d’acqua s’infrange dapprima sulle sporgenze delle rupi, e poi violentemente batte in terra, non permette più di vedere dove il fiume vada a finire; sicché sembra che si sprofondi nel sottosuolo». 


Il percorso per arrivare al Belvedere è abbastanza agevole, presenta qualche punto un po' ripido. Questo è l'unico posto da dove si può apprezzare la cascata in tutto il suo splendore, visto che dalla parte della centrale elettrica è vietato passare da qualche tempo, dunque chi vuole osservare il salto d'acqua del Troggia dovrà per forza recarsi al nuovo Belvedere. 


La cascata del Troggia e la cascata dello Sprizzottolo


La cascata del Troggia e la cascata dello Sprizzottolo






La cascata del Troggia vicino alla centrale Elettrica


Banda S. Cecilia di Barzio

Il Corpo Musicale Santa Cecilia di Barzio nasce nel lontano 1887, come Banda Musicale di Barzio. Nel 2012 in occasione del 150° anniversario dell'unità d'Italia il Corpo Musicale S. Cecilia di Barzio è stato riconosciuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali quale Gruppo di Interesse Nazionale. Nel 2013 in occasione del bicentenario Verdiano si è esibito all'Arena di Verona. 


Domenica 6 giugno 2014 ha sfilato per le via di Barzio per la gioia di grandi e piccini!






mercoledì 16 luglio 2014

La notte Rock a Barzio


Sabato 12 luglio 2014 La notte Rock di Luna piena sulla Grigna da Barzio.


Sono quella piccola luce nella notte che guarda alla Luna. 

Le apro il mio cuore e i suoi raggi freschi mi riscaldano, illuminando la Mia Strada fra i profumi inebrianti della Valle.






martedì 15 luglio 2014

Lamponi di Bosco di Barzio

Domenica scorsa mentre eravamo concentratati nella consueta ricerca di fragoline di bosco, mio marito ha scoperto una nuova leccornia. 

Ben nascosti, sotto copiose foglie coperte da gocce di pioggia appena caduta, luccicavano come tanti rubini rosati dei lamponi di bosco!   Non me lo sarei mai aspettata. 

La stagione delle fragoline di bosco volge al termine ..... ma è iniziata quella dei lamponi!   

E' proprio vero: chi cerca....trova!







mercoledì 9 luglio 2014

La primavera a Barzio

Ormai è Estate 

ma sono ancora vivi nei miei occhi i colori della Primavera ...cosi sgargianti talora, ma, altre volte, talmente delicati...

Un sogno che si avvera, 

una promessa mantenuta nel tempo.




Ancora Fragoline di Bosco ....

Ebbene si le Fragoline di Bosco sono la mia passione!

Ma come resistere?







lunedì 23 giugno 2014

I fiori di Via Roma

Barzio - Via Roma

Camminando ieri mattina a Barzio ho ammirato questi fiori.

 L'aria era ancora fresca, il sole a tratti faceva capolino ma i colori di questi fiori mi lasciavano quasi senza fiato....
















giovedì 12 giugno 2014

Tramonto

Tramonto di fuoco sulla Grigna

In questi giorni infuocati per il caldo anche il cielo assume dei colori cosi accesi da sembrare che bruci!
E' il caso della Grigna che dopo una giornata di gran caldo prende fuoco....



Ma anche d'inverno, magicamente, nonostante la neve, il fuoco sembra che divampi sulla Grigna, come si può vedere da questo video.



mercoledì 11 giugno 2014

Ciclopedonale

Ciclopedonale Valsassina

E' uno splendido itinerario (molto adatto anche ai bambini) lungo il Pioverna in Valsassina, da Ballabio a Taceno. Ha tanti punti di accesso con l'auto e si può fare benissimo anche a piedi rimanendo immersi nella natura e nel silenzio. 

Sul percorso ci sono dei chioschi in legno bene attrezzati con bar e tavoli all'aperto dotati anche di barbecue.




Ecco un video che riprende il tratto di ciclopedonale da Introbio a Taceno.








lunedì 9 giugno 2014

Fragoline di bosco

Nel mese di giugno è facile trovare lungo i sentieri delle fragoline di bosco,  Raccoglierne tante è certo un poco impegnativo ma di grande soddisfazione!






Avendo tante fragoline di bosco le ho unite a una crema fatta con latte crudo (non pastorizzato che ho preso ad un distributore di Pasturo) e zucchero, senza uova! Una vera delizia.
Ingredienti per due persone : 2 cucchiai di farina, 2 cucchiai di zucchero, 400 gr. di latte crudo.
In un padellino mischiare farina con zucchero e versare gradualmente il latte portando poi ad ebollizione mischiando lentamente. Non si formano grumi. Lasciare un po' raffreddare e poi riempire i bicchieri con la crema tiepida e le fragoline di bosco appena colte in cima ........ un dessert da veri gourmet!



sabato 7 giugno 2014

Barzio

 «Barzio, o, come forse meglio si scriveva in passato, Barsio, siede in una delle più belle posizioni della Valle; elevato, ridente, ha davanti fertili praterie, intorno morbide vallette, colli tondeggianti, acque mormoranti. Tra i modesti cascinali sparsi nel verde, sorgono ville graziose, casette civettuole, dove molti vengono a cercar pace, lontani dai rumori della città; tranquilli villaggi sulla pendice del monte, nelle brevi conche, protetti dal fogliame degli alberi, gli fanno corona. Dietro si erge il monte ora roccioso, ora verde di cespuglie e di erbe, nudo di alberi purtroppo, ma bello egualmente. Sopra, il cielo limpido e profondo e il sole che tutto inonda di purissima luce.

 Ecco di fronte la lunga Costiera della Grigna Settentrionale, che ci si stende innanzi dalla vetta (m. 2410) al Pizzo della Pieve (m. 2245); ecco lo Scudo di Tremare (m. 1955), la Grignetta (m. 2184); ecco Gorio ispido di boschi cedui (m. 1080) e tutto il declivio vario e attraente coperto dalle distese dei pascoli di Pasturo, sui quali biancheggiano innumerevoli cascine. La Grigna si presenta con aspetto nuovo, poiché vista da Barzio, appare come un enorme bastione, meno brulla, meno dirupata, ma non meno imponente. A destra ci sta il modesto, ma roccioso Pizzo d’Angelone o Falò (m. 1166) dalle balze strapiombanti, diviso dalla Corna (m. 1534) dall’amena Sella di Nava, piena di prati e di ombrosi boschi di faggio. 

Alle spalle del paese si erge ripido il Poiatto o Zucco dell’Orcellera (m. 1854) che dall’altra parte chiude il Piano di Bobbio, sul quale sorgono le Cime dei Campelli (m. 2170). La costiera che continua girando ad oriente del paese comprende la Cima di Artavaccio (m. 1630), lo Zucco di Maesimo (m. 1663), lo Zucco di Desio (m. 1658). Barzio è un antico villaggio, ben costruito con case ampie e ben arieggiate». Fermo Magni